
01 Ago Conto Termico: lo Stato investe per l’efficienza energetica!
Perugia (PG) – In questo ultimo decennio la crisi ha dato certamente un impatto forte e restrittivo sulle pratiche di consumo tradizionale del mercato, delle famiglie, sulle abitudini agli acquisti e investimenti che oramai è spesso impossibile distinguere tra bisogno essenziale e bisogno superfluo ; se non altro questa distinzione è maggiormente percepibile per le conseguenze dei redditi delle famiglie che riducono sempre di più il loro potere di acquisto rispetto al passato. Oggi, più che mai, è necessario porre attenzione ai bisogni “essenziali ” delle esigenze dell’individuo, della famiglia, una sorta di analisi al risparmio che, in tutte le sue sfaccettature, si tramuterebbe anche al rispetto dell’ambiente. Quando si parla di “risparmio” si intende pure quello “energetico” con riferimento al consumo di energia elettrica, di acqua, di gas, di carburante e di qualsiasi altra forma di energia esistente. Questo concetto assume un’importanza fondamentale perché molte fonti di energia sono limitate e destinate ad esaurirsi e l’utilizzo indiscriminato e improprio possono produrre effetti devastanti sull’ambiente e sulla salute. Come il diamante rappresenta un lusso – e non un bene primario – lo stile di vita , all’interno di un ambiente sano e confortevole quale quello di una abitazione incentrata sul risparmio energetico, può diventare un lusso. Mettere in atto delle politiche finalizzate al risparmio energetico è diventato indispensabile, soprattutto in un’ottica rivolta al futuro. Secondo l’Ingegnere Beatrice Marconi, esperta del settore dell’efficienza energetica EM Network , il risparmio energetico è l’insieme degli interventi e delle tecniche che hanno come obiettivo la riduzione del consumo energetico da parte sia delle industrie che degli utenti privati. In sostanza, quindi, le politiche incentrate sul risparmio energetico per le aziende, privati e strutture ricettive e quant’altro, non fanno altro che concentrarsi sulla riduzione degli sprechi e sull’ideazione di sistemi che riescano a limitare i consumi di elettricità, acqua, gas, carburante e via dicendo. Come si raggiunge questo risultato? “Le strade sono due – indica la Marconi – da un lato si possono mettere in atto dei provvedimenti legati al razionamento delle risorse, dall’altro si può invece agire direttamente su più fronti cercando di aumentare l’efficienza energetica. Ciò che l’utente, il cittadino o l’imprenditore, devono comprendere è che l’incremento dell’efficienza energetica è l’unica strada che può portare a risultati tangibili ed effettivi, e a differenza del razionamento delle risorse non ha un impatto negativo sull’economia, tutt’altro” . Con efficienza energetica si intende una riduzione del consumo di energia (e quindi un risparmio energetico e di soldi ) che non va però ad influire sul risultato finale grazie alla serie di misure e tecnologie applicate che permettono di ottenere gli stessi risultati , ad esempio calore o isolamento , impiegando un quantitativo ridotto di risorse e di energia.
” In questo contesto – sottolinea l’ing. Marconi – il Conto Termico è un importante incentivo che ha la finalità di promuovere interventi anche di piccole dimensioni purché siano mirati all’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. A partire dal 16 febbraio 2016 è entrato in vigore il Conto Termico 2.0 (modifica del DM 28/12/2012 primo CONTO TERMICO), con cui sono state introdotte una serie di misure di potenziamento e semplificazione del contributo in modo da rendere più fruibile l’incentivo da parte dei possibili beneficiari “. Con l’entrata in vigore del nuovo decreto DM 16/02/2016 lo Stato Italiano ha voluto dare l’opportunità a tutti i singoli cittadini ed imprenditori, di poter realizzare interventi – sostituzione di impianti termici tradizionali ed obsoleti , nonché installazione di collettori solari termici per l’acqua calda sanitaria usufruendo del contributo a fondo perduto sugli importi delle opere di riqualificazione energetica . Questo aggiornamento legislativo permette di recuperare fino al 65% del costo di intervento mediante il contributo erogato dal GSE (Gestore del servizio energetico).
Stiamo parlando di un contributo a fondo perduto. Non è una detrazione IRES (sulle tasse) o IRPEF (sul reddito delle persone fisiche) in 10 anni. E’ un contributo a FONDO PERDUTO direttamente sull’ Iban del Soggetto Responsabile, ossia, colui che ha sostenuto le spese per migliorare l’efficienza energetica del proprio impianto di riscaldamento invernale . Il contributo CONTO TERMICO 2.0 è certo, non esistono graduatorie, non è un bado regionale. Lo Stato Italiano ha messo a disposizione 700 milioni di euro per i privati (persone fisiche e giuridiche) che devono sostituire e riqualificare l’impianto di riscaldamento. Ad oggi sono state fatte poche richieste per mancata conoscenza della materia. La procedura per l’accesso prevede la redazione on line di una pratica mediante il portale del GSE ( portaltermico) e l’erogazione del contributo avviene in una unica soluzione. L’incentivo, ossia il contributo a fondo perduto si calcola in funzione dei parametri tecnici del componete impiantistico scelto. Queste le condizioni : se il contributo calcolato è inferiore o uguale a 5.000 € -per impianti con potenza nominale del generatore Pn inferiore a 35 kW– l’erogazione avviene in una unica soluzione direttamente sull’IBAN del soggetto che ha sostenuto le spese e in pochi mesi se l’incentivo calcolato è superiore a 5.000 € in due soluzioni di pari importo (in 2 anni). -per impianti con potenza nominale del generatore Pn maggiore di 35 kW l’erogazione del contributo avviene in 5 rate di pari importo (in 5 anni)Il Contributo a Fondo Perduto , “ Conto Termico 2.0 “, darà la possibilità a tutte le famiglie, e aziende, di realizzare gli adeguamenti che fino ad oggi non erano in grado, dal punto di vista economico, di affrontare alcun impegno di spesa e di poter sposare l’idea di godere un “lusso residenziale” inteso come opportunità di adeguamento della condizione strutturale abitativa ( di vecchia generazione ) e trasformarla con quella moderna ottenendo il massimo del risparmio energetico e , conseguentemente, ottimizzare un significativo risparmio in soldi con un comfort altrimenti non realizzabile. In questo scenario la EM Network , coordina e gestisce il servizio di adeguamento attraverso consulenze anche a professionisti ( ingegneri , società di gestioni condominiali, imprese ) e privati , con annesse pratiche burocratiche così da trasformare la “non conoscenza della materia” in vita di lusso.
Fonte
Corriere dell’Umbria